i bagni di sale
I bagni di sale , quanto sono efficaci nella cura del betta splendens?
Il cloruro di sodio (NaCl) che altri non è che il comunissimo sale utilizzato in cucina è uno dei più antichi rimedi curativi utilizzati in acquariologia.
Spesso lo si legge consigliato come curativo per parassitosi della pelle e delle branchie, infezioni fungine come anche contro l’avvelenamento da No2 e fin’anche tumori della tiroide.
La sua efficacia è indiscutibile e ormai scientificamente provata. Tuttavia quando si vuole utilizzare il sale come curativo per il betta bisogna fare molta attenzione.
Il betta vive in acque molto tenere in natura e benché ormai sia stabilmente allevato da centinaia di anni in cattività, continua a trovare i parametri vitali ideale nelle acque molto tenere.
Questo lo porta ad essere particolarmente sensibile al sale. Quindi mentre da un lato il sale può risultare efficace come curativo, dall’altro può stressare considerevolmente il nostro betta e se quindi debilitato dalla malattia può metterne a rischio la vita stessa.
Vediamo qui di seguito quando può essere usato per curare il betta e in che quantità.
PARASSITOSI:
Il sale è un ottima soluzione contro le più comuni parassitosi dei pesci e anche dei betta. Alcuni usano fare dei bagni di sale ai pesci appena arrivati dalle importazioni, addirittura si sa di esportatori che mettono del sale nell’acqua in cui spediscono i pesci.
Questo è vero per molti pesci, tuttavia per il betta periodi prolungati a contatto con alte concentrazioni di sale può essere come detto letale.
basse concentrazioni di sale d’altro canto risultano non solo inutili, l’acqua potabile può avere concentrazioni fino a 250 mg/lt di sale già di suo, ma anche fastidiose per il betta che mal tollera acque dure ed alcaline per lunghi periodi.
Per combattere efficacemente una parassitosi è ormai risaputo che è necessaria una concentrazione di sale nell’acqua pari al 3%, quindi circa 30gr/lt, quindi stiamo parlando di un acqua salmastra !!
Per molti pesci viene consigliato un bagno a tale concentrazione da 1 minuto fino a 10 minuti.
Un betta benché in salute difficilmente sopporterebbe 10 minuti in una tale concentrazione di sale.
Pertanto si dovrebbero fare singoli bagni da 30 sec. Fino ad un massimo di 3 min.
Tenendo il pesce sotto stretta sorveglianza e non appena si dovessero notare barcollamenti e simili, andrebbe immediatamente riportato in acqua d’allevamento senza indugio.
INFEZIONI FUNGINE:
Anche le infezioni fungine, alcune delle quali spesso sono causate da un infezione primaria di parassiti, sono ben curate con il sale.
Valgono anche in questo caso tutte considerazioni fatte in precedenza in merito alla sua efficacia al disotto di determinate concentrazioni.
In tal caso saranno sufficienti concentrazioni pari all’ 1/1,5% quindi 10 o 15 gr/lt.
Deve trattarsi sempre di un bagno breve, il quale tuttavia può prolungarsi fino a un massimo di 30 min. Anche se generalmente sono sufficienti e consigliati per il Betta 10/15 min. sotto attenta osservazione del pesce. Eventualmente i bagni così ridotti si possono ripetere per alcuni giorni.
CONSIDERAZIONI FINALI:
Da quanto detto è evidente che trattandosi di bagni brevi, questi vanno eseguiti in una vasca di quarantena e non in acquario, e sempre preferibile utilizzare l’acqua della vasca dove vive il nostro Betta.
Bagni prolungati, non sono adatti per i pesci tropicali in genere, ma non lo sono in particolar modo per il Betta.
Diffidate sempre da chi consiglia il sale da introdurre in maniera sistematica a bassi dosaggi in acquario, come un tocca sana, questo consiglio che è sicuramente innocuo per pesci che vivono in acque dure come molti poecilidi, anche se non so quanto efficace, quando si scende al disotto dei 260 mg/lt, visto che tale dosaggio è già di per se spesso presente in molte acque potabili.
Potrebbe non essere innocuo per il Betta, visto che la presenza del sale già a concentrazioni di 250 mg/lt portano ad ottenere un acqua tendenzialmente dura e con Ph alcalini quindi inadatti al Betta.
Questo a maggior ragione se si pensa al fatto che il primo suggerimento che viene dato per recuperare la salute di un pesce è ristabilire parametri dell’acqua ideali. Valori che sono ideali per il Betta quando si hanno acque particolarmente tenere ed acide.
nota: tranne in rari casi, il sale deve essere marino non iodato e deve essere sciolto preventivamente in acqua dell’acquario.
Concludendo
Il sale è un utile strumento di cura anche per il Betta, tuttavia dalla mia esperienza mi sento di dire che dovrebbe essere usato il meno possibile, a questa soluzione è sempre preferibile un medicinale spesso testato e ben tollerato anche dal betta. Addirittura mai usare come cura preventiva, cas mai affidarsi alle foglie di catappa, un efficace antibatterico e anti stress presente nell’ambiente naturale del Betta.
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