Cura Ictioftiriasi nel Betta splendens
Ictioftiriasi anche conosciuta come, ICTIO o malattia dei punti bianchi. E’ una malattia dei pesci di acquario, che colpisce spesso anche il Betta, conosciuta come MALATTIA DEI PUNTI BIANCHI. E’ considerata da molti una malattia “da raffreddamento” questo perché si manifesta spesso a seguito di uno sbalzo di temperatura. In realtà lo sbalzo di temperatura ha portato un abbassamento delle difese del nostro Betta così che il protozoo colpevole di questa malattia Ichtyophthirius multifilis inizia a vincere la sua battaglia per la sopravvivenza. Il primo sintomo di questa battaglia sono dei piccoli puntini bianchi sul corpo del nostro Betta che se trascurati in breve diventeranno centinaia. In questa breve scheda, non ci soffermeremo su aspetti biologici o scientifici della malattia. Vogliamo concretamente soffermarci sulle cure più efficaci, cercando di capire giusto il necessario in merito a questo protozoo così da difendere efficacemente i nostri pesci.
CAUSE : Abbassamento delle difese immunitarie
SINTOMATOLOGIA: Compaiono dei puntini bianchi sul corpo o sulle pinne dei nostri pesci. Nel primissimo stadio i pesci non sembrano essere disturbati da questo parassita, continuano a nuotare e mangiare, successivamente si noteranno alcuni sintomi tra questi vi sono sfregamento contro ornamenti vari nel tentativo di liberarsi dal parassita. Pinne chiuse, respirazione accelerata. Il pesce sembra come cosparso di zucchero
CURE & RIMEDI: Esistono diverse cure per questa “malattia” vediamone insieme alcuni:
il verde malachite. Indicativamente se puro va diluito in soluzione di 10mg/lt, così diluiti 1ml sarà sufficiente per trattare 15 lt di acqua. il tutto per 5 gg.
Sale marino – Adatto solo nella prima fase della malattia. Per bagni lunghi immettere 5/10gr/lt, preferibilmente in vasca di quarantena priva di piante. Il trattamento va ripetuto da 2 a 3 volte ogni 24 ore, il pesce va spostato in una nuova vasca di quarantena possibilmente già matura, così che i TROFONTI non trovino più il pesce ospite. Per bagni d’urto, si useranno 25/30gr/lt di sale per una durata di 30” massimo 1 min. il betta mal tollera il sale. Il pesce dopo la cura va messo in vasca di quarantena completamente rinnovata.
Blu di Metilene – Il meno efficace, purtroppo spesso è l’unico medicinale che si reperisce sul mercato, soluzione all’1% si immettono 3 ml su 10 litri per 3 gg consecutivi, ( ogni 24 ore si rinnova la soluzione )
Permengato di Potassio – 20ml/10lt ripetuto per 3gg consecutivi . ( ogni giorno si cambia l’acqua rinnovando il medicinale ) in vasca di quarantena.
Acriflavina – Il più efficace – 1gm/100lt, direttamente in acquario, va tolto il filtro a carbone, dopo 3 settimane si filtrerà con carbone, da utilizzare in caso di infezioni massive per la disinfezione delle vasche di comunità. Ci sono molti prodotti in commecio che lo contengono
Formalina – (Formolo al 37-40%) solo in vasche di quarantena per circa 30 min.
PRODOTTI COMMERCIALI :
Se non volete cimentarvi con alambicchi e misurini e volete andare sul sicuro esistono in commercio veri e propri medicinali già pronti all’uso, qui di seguito vi indichiamo alcuni di questi presenti in Italia.
FAUNAMOR :
il Fauna-mor prodotto dall’azienda Aquarium Munster è uno dei pochi medicinali specifici per il trattamento dell’Ichtyo ancora
Dosaggio, modo e durata del trattamento:
Agitare bene prima dell’uso.
Se non specificato diversamente:
1° giorno: Distribuire 20 gocce (= circa 1 ml) di faunamor per 100 I di acqua dell’acquario. La dose può essere raddoppiata nel caso in cui vi sia una pesante infestazione del parassita, facendo attenzione che in acquario non vi siano animali sensibili al trattamento (es. Corydoras). Non somministrare mangime ai pesci.
Scollegare il filtro dall’acquario ma tenerlo in funzione in un altro contenitore in modo tale da mantenere vivi i microrganismi. Aerare l’acqua dell’acquario.
Se questo non è possibile senza l’operazione diretta del filtro, allora servirsi del filtro stesso togliendo solo il materiale filtrante, così che ci sia un’adeguata circolazione dell’acqua. Conservare il materiale filtrante in un contenitore che contenga almeno 20 volte la quantità di acqua dell’acquario (in rapporto alla massa del materiale filtrante).
2° giorno: Distribuire 20 gocce (= circa 1 ml) di faunamor per 100 I di acqua. Non somministrare mangime ai pesci.
3° giorno: Sospendere la somministrazione di Faunamor. Alimentare normalmente. Riattivare il filtro.
Se il materiale filtrante è stato conservato separatamente, allora non riutilizzare quell’acqua per l’acquario.
Sciacquare velocemente il materiale filtrante con acqua tiepida (non sciacquare abbondantemente per far si che resti attiva almeno una parte dei microrganismi).
7° giorno: > Distribuire 20 gocce (= circa 1 ml) di faunamor per 100 I di acqua dell’acquario. La dose può essere raddoppiata nel caso in cui vi sia una pesante infestazione del parassita, facendo attenzione che in acquario non vi siano animali sensibili al trattamento (es. Corydoras). Non somministrare mangime ai pesci.
Scollegare il filtro dall’acquario ma tenerlo in funzione in un altro contenitore in modo tale da mantenere vivi i microrganismi. Aerare l’acqua dell’acquario.
Se questo non è possibile senza l’operazione diretta del filtro, allora servirsi del filtro stesso togliendo solo il materiale filtrante, così che ci sia un’adeguata circolazione dell’acqua. Conservare il materiale filtrante in un contenitore che contenga almeno 20 volte la quantità di acqua dell’acquario (in rapporto alla massa del materiale filtrante).
8° giorno: Non somministrare il faunamor. Alimentare normalmente. Cambiareapprossimativamente un 30% dell’acqua dell’acquario. Riattivare il filtro. E’ raccomandato l’uso di aquavital conditioner e aquavital Stress-Protect.
Profilassi nei casi di situazioni da stress: utilizzare metà della dose indicata.
SERA PROTOZOL:
Soluzione per acquario per pesci ornamentali d’acqua dolce
Biocondizionatore per acquari d’acqua dolce per l’eliminazione sicura, veloce ed affidabile dell’Ichthyophthirius multifiliis (agente patogeno della malattia dei puntini bianchi) e di molti altri parassiti unicellulari della pelle (p.es. Ichthyobodo, Apiosoma, Trichodina, Chilodonella) e anche di infezioni causate da funghi.
Il prodotto non colora l’acqua e perciò è particolarmente adatto per l’impiego in acquari da esposizione e impianti di vendita. sera med Professional Protazol è molto ben tollerato da piante e da invertebrati (p.es. lumache e gamberi).
ALTRI IMPORTANTI ACCORGIMENTI
E’ sempre consigliabile anche durante la cura con medicinali, alzare la temperatura sopra i 30° ( non meno, perché il parassita non viene disturbato da temperature più basse non di più, perché soffrirebbe molto il Betta se si superassero i 32°C) questo accelera il ciclo vitale del parassita, nella primissima fase di contagio potrebbe addirittura essere la sola cura necessaria, in quanto un tale trattamento è letale per il protozoo causa dell’infezione.
Sarà anche utile accendere un aeratore questo impedirà ai parassiti in cerca di un ospite di trovarlo ed agganciarvisi per nutrirsi, questo porta alla sua morte.
Per lo stesso motivo è opportuno curare il pesce in una vasca separata di quarantena. La mancanza di fondo, la pulizia continua, elimina i parassiti così che non possono più aggrapparsi al pesce.
Se non siete certi di che malattia o problema ha il vostro Betta evitate inutili cure fai da te le quali debiliteranno ulteriormente il vostro Betta. Rivolgetevi a persone esperte. Noi siamo a vostra disposizione sul nostro gruppo FB e sul forum.