betta halfmoon la storia
La storia del Betta halfmoon, inizia ancor prima che nascesse l’IBC nel lontano 1967, anno in cui è stata costituita l’International Betta Congress da un gruppo di allevatori d’oltreoceano. L’obiettivo principale di questo gruppo era quello di allevare pesci del genere betta splendens che disponessero di pinne ampie e simmetriche che permettessero cosi al betta splendens di nuotare meglio rispetto ai soggetti a pinne lunghe e cadenti. Tuttavia già nel 1959 Eduard Smidt Focke inizio ad allevare alcuni soggetti Thailandesi con le pinne molto ampi , oggi questi soggetti, secondo la classificazione IBC potremmo classificare non come Halfmoon ma come Deltatail.
Eduard pertanto è riconosciuto da tutti come il padre del moderno Betta Halfmoon benché i soggetti da lui allevati oggi non li considereremmo più tali, ma d’altronde questo destino spetta a tutti i padri di tutte le razze allevate e selezionate nel regno animale secondo uno standard ipotizzato da un qualche visionario, nel nostro caso tale visionario corrisponde al nome di Eduard Smidt Focke .
venti anni e poi..
Da questo episodio dovettero passare quasi 20 anni di duro lavoro e storia del Betta, durante il quale gli allevatori IBC come Parris Jones, Peter Goettner e altri hanno allevato betta con dedizione alla ricerca del loro betta ideale fino a quando dopo appunto 20 anni arrivo un ulteriore successo il Betta che noi oggi conosciamo con la classificazione di Superdeltatail il quale in origine aveva una coda ancora più tonda. Questi pesci arrivarono così in europa per mano di Guy Delaval, un allevatore francese, che importo questi pesci in Francia allevandoli e selezionati per la loro forma la coda più angolata.
Cosi nel 1987 Guy Delaval ottenne un primo betta che manifesto una pinna caudale a 180 gradi. Lo mostrò a uno spettacolo in Francia e Rajiv Masillamoni vide questi pesci e ne rimase stupito cosi cerco ed ottenne alcuni stock di Delaval. Maggior parte dei soggetti in circolazione in quel momento avevano al massimo 160° di apertura caudale e non sapevano ancora nuotare bene come gli attuali halfmoon.
La storia del Betta – Nuovi incroci
Rajiv Masillamoni insieme a Laurent Chenot cercato di mantenere questa pesci, ma i pesci che avevano a disposizione erano frutto di troppi incroci casuali e non di razza. Il maschio non era capace di costruire il nido e non sapeva neppure avvolgersi intorno alla femmina in accoppiamento. Rajiv e Laurent ricorsero cosi a nuovi incroci utilizzando le femmine di questi soggetti con soggetti comuni vt da petshop oltre che con vari soggetti di altre linne. Uno di questi incroci che è stato fatto con una femmina da Delaval con un maschio nero a coda doppia di linea americana. Pesci di questo incrocio è stato chiamato R39. I Maschi di R39 sono stati accoppiati con tutte le femmine della linea francese di Delaval da Rajiv Masillamoni e Laurent Chenot. Ora alcuni soggetti nati da questo incrocio finalmente mostrarono la pinna caudale di 180 gradi.
La storia del Betta – ecco i 180°..
Laurent Chenot e Rajiv Masillamoni continuarono con grande difficoltà il loro allevamento. Ottennero pochi pesci che sviluppassero la coda a 180 gradi da parte solo di alcuni soggetti. Senza demordere e fiutando a naso e con grande amore di essere vicini a fissare la moderna linea dell’halfmoon. Continuarono a mettere i geni migliori nei pesci. Alcuni di questi pesci sono stati invia sopra l’Atlantico. Nel 1991 un allevatore americano di nome Jeff Wilson si uni al team IBC. Quando Jeff ricevette per la prima volta i pesci, li chiamo con il nome con cui ancora noi oggi li conosciamo, Halfmoon.
Nel 1993 questi soggetti Halfmoon andarono in mostra a una convention IBC a Tampa, in Florida con il nome di `CHENMASWIL dove vinse il Best of Show, rendendo Halfmoon il più ricercato tra gli appassionati di pesci betta in tutto il mondo da allora fino ad oggi.
Ora ci si potrebbe domandare perché Halfmoon non è mai stato venduto nei negozi di animali in larga scala come il Veiltail nell’ultimo decennio?
Probabilmente il fatto è legato alla difficoltà nell’ottenere in allevamento intesivo di massa (tipico dei Veiltail ), nelle covate il 100% Halfmoon.
In realtà la quota di successo, in un allevamento di tipo intensivo, si attesta forse a meno del 10-20%. Alcuni sostengono di riuscire ad ottenere il 40% della covata Halfmoon. Altri sostengono che il successo si aggiri a meno del 5% , il resto della covata saranno super-delta e delta a seconda della qualità dei genitori.
Vi è tuttavia un metodo che sembra possa quantomeno alzare la quantità di super delta da una covata di Halfmoon. Il segreto è quello di prestare particolare attenzione alla qualità dell’acqua, degli alimenti, e alla qualità di vita nelle vasche di allevamento, forse. Ma, sicuramente è fondamentale anche una maniacale cura nella scelta dei riproduttori e quindi di una scrupolosa selezione. Cioè passare da un allevamento intensivo ad un allevamento selettivo.
Definiremo quindi, secondo gli standard odierni di IBC. Halfmoon un betta solo quando ha una ampiezza caudale di 180° gradi. Non importa quante ramificazione dei raggi avrà, ma un soggetto perfetto dovrebbe avere circa 11/16 raggi ramificati.
fonte ; Atinson – Butera Massimo
Se volete approfondire questo e altri argomenti vi invito a visitare il nostro GRUPPO fb