I peggiori 8 compagni di vasca per il Betta splendens
Non poteva mancare una classifica dei peggiori compagni di vasca del Betta splendens.
Perché parlare dei peggiori compagni di vasca del Betta splendens?

Perché forse a tutti noi è capitato, almeno una volta, di portare a casa un “amichetto” per il nostro Betta, salvo poi accorgerci, speriamo in tempo, che non andavano esattamente d’accordo.
Con questa breve guida vogliamo individuare quei pesci che, per svariati motivi potremmo pensare siano compatibili con il Betta splendens, ma che non lo sono affatto. Ne consegue che non parleremo certo di piranha, non ci vuole molto a capire che non possono convivere con un Betta spl.
Ma quanti di voi sapevano che il peggiore compagno di vasca del Betta splendens è il Betta splendens!
Betta splendens
Esatto, proprio lui è nemico di se stesso. Per capirlo basterebbe guardare il nostro bulletto come si incazza con la sua stessa immagine quando si vede riflesso da qualche parte.
Figuratevi cosa succederebbe, se si ritrovasse un altro Betta spl. In vasca, la zuffa sarebbe garantita con nefaste conseguenze. Il suo nome Betta, significa proprio guerriero, ed è legato a questa sua innata aggressività intraspecifica.
Stesso discorso vale per le femmine. Alcuni portano a casa una femmina, pesando di fare una gradita sorpresa al piccoletto. Salvo poi accorgersi che non è stata una gran bella idea.
I maschi entrano in contatto con le femmine solo nel periodo riproduttivo ed anche l’accoppiamento è spesso molto cruento.
Questo in presenza della femmina diventerà iperattivo, aumenterà il suo metabolismo, inseguendo giorno e notte la femmina in vasca. Questo porta ad uno stato di continuo stress che debiliterà entrambi. Se le vasche poi sono troppo piccole e con pochi nascondigli, finirà tutto in uno scontro, l’esito non è del tutto scontato, spesso i maschi a pinne lunghe hanno la peggio.
Trichopodus leerii
Andiamo oltre, che dire di un Trichopodus leerii. Potremmo pensare che sia adatto alla convivenza. Visto che tutto sommato vivono nello stesso areale, sono entrambi degli anabantidi.
Tuttavia anche in questo caso non è una grande scelta. Intanto per una questione di taglia, i leerii sono molto grossi e territoriali. Il Betta occuperebbe il medesimo livello della vasca e questo potrebbe costare molto caro al Betta spl. Aggiungete a questo che troppo spesso si tentano convivenze in vasche sottodimensionate ed avete tutti i motivi per non farli convivere insieme.
trichopodus trichopterus
Vale il medesimo ragionamento fatto per il Trichopodus leerii. Taglia, territorialità e dimensioni della vasca non sono a favore di una pacifica convivenza.
Macropodus opercularis
Per concludere la carrellata degli anabantidi, non possiamo non inserire nella nostra speciale black list il Macropodus opercularis. Un anabantide con caratteristiche davvero molto simili al Betta inclusa la sua spiccata territorialità ed aggressività. Caratteristiche che ne sconsigliano assolutamente la convivenza.
Puntigrus tetrazona
Ex barbus tetrazona. Sono tra i più letali coinquilini del Betta splendens.
La loro vivacità e curiosità lo portano ad infastidire il Betta, se questo poi ha pinne lunghe e fluenti inizieranno a mordicchiarne le estremità fino a portare alla morte il Betta spl..
Ciclidi
Abbiamo menzionato i ciclidi in generale, piuttosto che un ciclide in particolare, perché la maggior parte dei ciclidi a causa della loro spiccata territorialità, della loro aggressività e delle loro taglie non sono da considerarsi coinquilini adatti al Betta.
Qualcuno potrebbe storcere il naso difronte a questa esclusione. Sostenendo che esistono molti ciclidi nani con esigenze ambientali simili al Betta spl. Questo è vero, ma, nell’ottica di un acquariofilia che punta al benessere dei pesci, di conseguenza fortemente improntata verso ambienti quanto meno tematici e con forti compatibilità intraspecifiche. Non mi sento di consigliare una tale convivenza che tende a sostenere un ormai vecchio concetto di acquariologia.
Neon
Ma come anche i neon ?? potrebbe esclamare qualcuno. Si anche i neon non sono degli inquilini adatti al Betta. Eppure vi assicuro che li vedrete spesso nelle vasche con il Betta.
Ed ecco perché si merita una speciale menzione in questa particolare classifica.
Questa è una delle “fritture miste” più gettonate nelle convivenze impossibili tra Betta vs altri pesci.
La loro non compatibilità a differenza degli altri menzionati, non è legata alla loro aggressività. Benche capiti che tendano a mordicchiare anche loro le lunghe pinne del Betta, ma è legata piuttosto, alle diverse esigenze ambientali.
Oltre che appartenere a biotopi completamente diversi, vogliono acque più movimentate, vasche molto più grandi e acque sensibilmente più fresche di quelle adatte al Betta.
Poecilia reticulata
Beh, dai, chi di voi non ha mai visto una vasca con un Betta e qualche Guppy (nome con cui è maggiormente conosciuta Poecilia reticulata).
Fa parte dell’immaginario collettivo una vasca con Guppy e Betta, un po’ come il burro e la marmellata, il pane con la nutella, nulla di più scontato. eppure non c’è nulla di più sbagliato.
I poecilia r. hanno esigenze in termini di valori diametralmente opposti a quelli del Betta splendens. Appartengono ad un biotopo completamente diverso.
E se questo non bastasse il Betta tende ad aggredire i maschi di Guppy, mordendoli, forse confondendoli con maschi della stessa sua specie.
Concludo l’argomento reticulata. Ricordando che particolarmente negli usa. Si mettono spesso questi ultimi nelle vasche con i Betta per fornire pesci da predare al Betta. Il quale da predatore carnivoro non disdegna affatto i piccoli di poecilia. Tuttavia un tale comportamento, senza volerci perdere in ragionamenti di natura etica, mal cela una totale mancanza di rispetto per la natura.
Conclusioni
Ovviamente non credo di aver esaurito l’argomento sui peggiori compagni di vasca del Betta splendens tramite questo breve articolo. Tuttavia sono certo, abbiamo affrontato gli errori di convivenza più grossolani che si vedono negli acquari. Concludo invitandovi sempre a valutare prima di acquistare un pesce, le sue necessità ambientali, il suo carattere e la sua compatibilità con gli inquilini delle nostre vasche. Leggete su siti affidabili, libri e riviste per approfondire le vostre conoscenze. Solo così possiamo sperare in un acquariofilia sempre più matura etica ed attenta al suo impatto con l’ambiente.