I 10 migliori compagni di vasca per il tuo Betta
Parlare dei 10 migliori compagni di vasca del Betta splendens, ci obbliga ad introdurre l’argomento ricordando un aspetto molto importante. Il Betta non è un pesce che soffre la solitudine è tutt’altro che un pesce gregario, ama piuttosto ambienti isolati.
Allora perché cercare dei compagni vasca ideali per lui?
Secondo alcuni Il motivo più importante è per rendere la sua vita il meno monotona e il più stimolante possibile. Rendere la vita dei pesci stimolante, rientra anche in un concetto moderno di acquariologia. Dove si presta molta più attenzione al well being o per dirla in Italiano al benessere dei nostri pesci.
Questi significa che non introdurremo pesci nella vasca del nostro Betta splendens scegliendo a caso tra i variopinti pesci che vedremo nelle vasche di un pet-shop. Questo ci ributterebbe in quel concetto arcaico di acquariofilia, votata al “fritto misto”, dove si usava inserire senza criterio pesci di ogni genere in un acquario, spinti solo dal “questo mi piace, questo no”.
I pesci ormai è stato ampiamente dimostrato, sono essere sensienti, capaci di soffrire, di provare dolore, capaci di scegliere.
Così risulterà chiaro che la nostra top ten, terrà conto del benessere dei nostri pesci, partendo dalla loro capacità di convivenza legata al loro carattere e alle loro esigente ambientali.
Betta splendens e compagni di vasca:
Trigonostigma heteromorpha
Non potevamo non iniziare questa nostra speciale classifica da questo pesce il Trigonostigma heteromorpha. Piccolo ciprinide endemico di diverse regioni dell’Asia, condivide con il Betta splendens gli stessi valori dell’acqua di allevamento, come il Betta vive in acquario ormai da tempi immemorabili, sembra addirittura sia presente negli acquari dagli inizi del 1900.
Questo piccolo pesce è molto vivace, ama vivere in branchi più o meno consistenti, di conseguenza non dovrebbero mai essere meno di una decina di esemplari ( a volte per esigenze di spazio si riduce il numero) dove darà il meglio di se, sfoggiando la sua bellissima livrea e la sua vivacità.
Cosa a cui prestare attenzione: Convivenza con il Betta spl. si, ma a determinate condizioni. La vasca non deve essere inferiore ai 60 cm di lunghezza. L’acqua dovrebbe essere leggermente movimentata. Il che contrasta un po’ con le esigenze del nostro Betta, ma con qualche accorgimento, si possono mantenere ampie porzioni di vasca con movimento adatto al Betta, con questo però condivide un ambiente ricco di vegetazione dove ama rifugiarsi se infastidito ed acque scure e ricche di tannini. Quindi ci si preoccuperà di provvedergli una zona per il nuoto ed una zona di fitta vegetazione.
Trigonostigma espei
Il trigonostigma espei del tutto simile all’Heteromorpha con il quale viene spesso confuso, leggermente più piccolo nelle dimensioni e riconoscibile oltre che per le dimensioni, anche dalla forma del tipico triangolo dei Trigonostigma.
L’ambiente ideale è del tutto simile a quello del suo “cugino maggiore”, Trigonostigma heteromorpha, anche le caratteristiche d’allevamento sono del tutto simili.
Una breve nota. Abbiamo detto che è un ottimo coinquilino del Betta, ovviamente questo non vale se decidiamo di riprodurre il Betta splendens, le sue uova non avrebbero scampo.
Una curiosità: Questo piccolo ciprinide è stato trovato in alcune zone dell’asia in ambienti leggermente alcalini. Dove condivideva l’ambiente proprio con un Betta , la specie simplex.
Trigonostigma hengeli
Quasi non serve dirlo, perchè i neofiti faticano davvero molto a distinguere un trigonostigma Hengeli da un heteromorpha o da un espei. ma è evidente anche in questo caso con il trigonostigma heteromorpha.
Di dimensioni intermedie tra i due , circa 3 cm, risulta anche leggermente meno colorato, come per l’espei non è esattamente facile da trovare nei petshop.
Per il resto vale quanto detto per gli altri Trigonostigma.
Boraras brigittae
Il borars brigittae e tutto il suo genere, può essere inserito in questa speciale top ten con alcune riserve. Un pescetto di piccole dimensioni, tanto da essersi meritato il nomignolo di “mosquito” che non supera mai i 2,5cm di lunghezza dalla corporatura molto snella.
I valori ambientali e il suo habitat, lo rendono perfettamente adatto alla convivenza con il Betta splendens.
Come questo ama acqua poco mosse, tenere, scure, ricche di tannini e fitta vegetazione.
Pertanto gli si provvederà in vasca ampio spazio per il nuoto, ma con zone di fitta vegetazione dove nascondersi.
Perché lo abbiamo inserito con riserva, in una vasca per il Betta splendens?
Perché a causa delle sue dimensioni rischia di essere predato dal Betta che potrebbe vederlo come cibo.
Da qui ecco alcuni accorgimenti per una pacifica convivenza. Non farli convivere in vasche inferiori agli 80cm di lunghezza, più si riduce questa misura, più aumenterà in maniera esponenziale il rischio di predazione.
Altri accorgimenti, preferibilmente inserire in vasca prima le Boraras, questo perché il betta, se entra successivamente in vasca risulterà meno aggressivo, sentendosi lui “l’invasore” nel nuovo habitat. Inserire preferibilmente Betta giovani, meno di 1 anno di età, i giovani sono meno aggressivi.
Un ultimo accorgimento, preferire un Betta a pinne lunghe piuttosto che corte, la sua innata goffaggine nel nuoto, gli impedirà di inseguire e cacciare le boraras.
Con questi accorgimenti, personalmente ho fatto convivere questo bellissimo pesce con il Betta per 3 anni, fino alla morte di quest’ultimo a causa della sua età.
Danio margaritatus
Tra i compagni di vasca ideali vogliamo inserire anche il Danio margaritatus o Danio Celestichthys, come sembra oggi più corretto chiamarlo, Questo piccolo pesce, ci porta ancora border line, tra i potenziali coinquilini del Betta. Di piccolissime dimensioni di poco superiore ai 2cm, non è un pesce adatto a tutti.
Questo è un pesce Asiatico dell’areale del Myanmar, che dovrebbe, proprio a causa delle sue dimensioni vivere da solo. Con un po’ di esperienza e con vasca di grandi dimensioni (80/100 cm), ribadendo tutti i consigli dati per la convivenza con la boraras brigittae per il Betta, ci si può lanciare in una lunga e pacifica convivenza con il Betta.
I valori ambientali sono del tutto simili a quelli del Betta.
Danio rerio
Lo leggo poco spesso consigliato tra i compagni di vasca del Betta splendens. A mio avviso a torto, probabilmente perché ci si è troppo assuefatti a questo piccolo pesce ( 4cm) presente da sempre nelle nostre vasche, molto utilizzato nella ricerca scientifica sembra sia stato perfino lanciato nello spazio a scopo di ricerca.
In realtà ha molto in comune con il nostro Betta a partire dall’areale geografico a finire alle caratteristiche ambientali, endemico nei piccoli torrenti asiatici, si è diffuso nelle risaie e i canali, acquitrini, stagni e fossati per l’irrigazione. Ama come il Betta, acque tranquille e stagnanti.
Vasche di dimensioni non inferiori agli 80/100 cm questo a causa della sua instancabile voglia di nuotare che lo rende iperattivo. Pesce di branco che sarà davvero appagante vederlo guizzare in un piccolo branco nella nostra vasca, in compagnia di un piccolo e felice Betta.
Pangio kuhlii
Pangio kuhlii, un piccolo pesce asiatico che vive in gruppi nei fondali melmosi o sabbiosi, con acque molto tenere, può raggiungere le dimensioni di 10/12cm. Deve vivere in gruppi più o meno numerosi ed in vasche adeguate, non bisognerebbe mai scendere sotto i 60cm per un gruppo di circa 10 esemplari.
Occupa la parte bassa dell’acquario, questo lo rende uno tra i compagni di vasca più silenziosi e affascinanti di una vasca dedicata al Betta.
Tra i particolari accorgimenti ricordiamo che il fondo deve essere costituito da sabbia fine e la vasca deve essere provvista di numerosi nascondigli. Dove stazionerà durante la maggior parte delle ore del giorno.
Puntius titteya o Barbus ciliegia
Lo inserisco tra i coinquilini del Betta splendens con riserva. Perché anche se risulta molto tranquillo, a mio avviso le sue dimensioni, circa 5 cm, la sua naturale vivacità e curiosità, intimoriscono alcuni dei nostri Betta, al punto che, se le vasche non sono ben studiate con molti nascondigli e sufficientemente grandi, almeno 80/100 cm, diventeranno schivi nascondendosi gran parte del giorno.
Ovviamenta alcuni Betta, come i pk o gli hmpk, sembrano assolutamente non soffrire la loro presenza in vasca, muovendosi liberamente quasi ignorando i Puntius. Ad onor del vero, comunque a parte le mie considerazioni personali, è un pesce molto utilizzato nella convivenza con il Betta anche a pinne lunghe. Basterà quindi nei rari casi noi abbiamo un betta “timidone”, scegliere per lui una compagnia più discreta.
I valori delle acque di questo pescetto asiatico, ricalcano in gran misura quelle del Betta splendens. Ovviamente vogliono un minimo di movimento dell’acqua, spazio per nuotare e ricca vegetazione.
Caridina multidentata
L’inserimento di questo gamberetto tra i compagni di vasca ideali in un acquario dedicato al Betta è tanto desiderata quanto discussa. Il Betta è un cacciatore formidabile e tende a mangiare qualsiasi cosa si muova e sia alla portata della sua bocca. I gamberetti sono alla base dell’alimentazione di molti pesci e la nostra multidentata spesso ne paga il conto.
Tuttavia è sicuramente una delle più indicate per convivere con il betta. Intanto per le sue dimensioni importanti, parliamo comunque di un animale di circa 5cm. Inoltre ha esigenze ambientali molto vicine in molti aspetti a quelle del Betta e comunque si adatta molto bene a valori differenti.
Sarebbe opportuno inserirne un piccolo gruppetto di almeno 5/6 esemplari, sono degli ottimi spazzini, alimentandosi di alghe, residui di mangimi e raramente anche di qualche lumachina d’acqua ( magari trovata agonizzante).
Sarà necessario prestare un po’ di attenzione alla durezza dell’acqua che si dovrà mantenere intorno agli 8/10° ma solo per “aiutare” questi gamberetti nella muta.
Ovviamente una vasca ben piantumata e di dimensioni adeguate, aiuterà le caridine a restare fuori dalle attenzioni che potrebbe mostrargli il Betta in vasche molto piccole. Particolarmente importante questo nel periodo della muta, quando diventa particolarmente appetibile.
Sembra viva fino a 8 anni. Così con poche accortezze avremo una stimolante compagnia per il nostro betta per molto tempo.
Planorbis planorbis
Sicuramente una delle lumache più diffuse in acquario insieme alla physia. Non serve neppure acquistarla ( anche se le ho spesso viste in vendita) perché spesso la si vedrà sbucare spontaneamente tra le nostre piante, forse proprio perché trasportata tramite le radici di quest’ultima in vasca del tutto involontariamente.
Distribuita in tutto il globo dal Europa all’Asia, entra di diritto tra i potenziali inquilini della vasca per il Betta.
Si nutre instancabilmente di detriti gironzolando per la vasca. Più avrà alimenti a disposizione più si riprodurrà. Essendo animali ermafroditi non dobbiamo neppure stare li a domandarci se abbiamo una coppietta.
Forse potremmo avere il problema inverso, cioè una presenza troppo massiccia in vasca. In questo caso sarà facile controllarle, basterà prestare un po’ più di attenzione ai residui di mangimi ed eventualmente asportarle manualmente quando vengono in superficie a “riempire le bombole d’aria” .
Adatte a convivere con il Betta anche in piccole vasche, risulteranno stimolanti per il Betta splendens e gli osservatori della sua vasca.
Betta splendens e compagni di vasca Considerazioni conclusive
Chiudendo il nostro viaggio intorno agli ideali compagni di vasca del Betta splendens. Non posso non concludere, ripartendo da quanto scritto all’inizio di questo articolo. Il Betta non disdegna la solitudine, vive bene da solo. Se desideriamo creare una vasca tematica che abbia al centro il nostro Betta spl. dobbiamo tenere conto di questo.
In una vasca ben congegnata, di almeno 50/60 cm di dimensioni in su, possiamo pensare ad un ambiente per lui più stimolante, dove possa lanciarsi in audaci esplorazioni per poi ritornare nel fitto della vegetazione alla sua vita tranquilla, alla continua ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti.
Questa è l’acquariofilia che preferisco, un acquariofilia sana, che si domanda come far vivere al meglio i nostri Betta, piuttosto che quella stupida ed arcaica che si spinge caparbiamente fino a cercare stabilire fin dove posso ridurre lo spazio vitale di un Betta al solo scopo di soddisfare il mio ego e il mio desiderio di possedere.