Influenza del fotoperiodo nella riproduzione del Betta splendens
La riproduzione del Betta splendens è influenzata diversi fattori. Giusto per ricordare i più importanti rammentiamo. I valori dell’acqua di allevamento, le condizioni di stress e salute, la temperaura, i cambi d’acqua e il fotoperiodo.
La mia personale esperienza mi spinge a dire senza ombra di dubbio che, benchè il Betta in vasche riscaldate si possa riprodurre nel corso di tutto l’anno, alcuni accorgimenti aumentano la possibilità di successo.

Mentre i maschi, sono molto più ben disposti a riprodursi tutto l’anno e di conseguenza con range più ampi, non è la stessa cosa per le femmine.
Le femmine, dalla mia personale esperienza, tendono a rifiutare l’accoppiamento se mancano alcune condizioni. In particolare avevo notato come acque non adeguatamente riscaldate e soprattutto fotoperiodi corti, inducessero la femmina a non accoppiarsi.
La migliore prestazione riproduttiva si ottiene con i fotoperiodi che si avvicinano meglio a quelli che si verificano in primavera e in estate
Oggi vi proponiamo uno studio che in linea con le mie personali esperienze.
la ricerca
Questo studio ha esaminato l’effetto di diversi fotoperiodi (24 ore di luce (L): 0 h di oscurità (D); 20L: 4D; 16L: 8D; 12L: 12D; e 8L: 16D) sulla riproduzione e crescita di Betta splendens .
I risultati hanno mostrato che la frequenza di deposizione delle uova era significativamente più alta nelle coppie allevate al di sotto dei 16L: 8D e 12L: 12D, rispetto ad altri trattamenti.
Il numero più alto di uova per accoppiamento è stato ottenuto sotto 16L: 8D (544,76 ± 375,23) e 12L: 12D (471,13 ± 261,52)

e sono stati rilevati i valori più bassi per 24L: 0D (128,55 ± 58,14) e 20L: 4D (187,87 ± 103.84).
Anche la fertilità e la fecondità hanno mostrato valori medi significativamente più alti in 16L: 8D e 12L: 12D rispetto a 24L: 0D e 20L: trattamenti 4D.
Il volume dell’uovo e lo spazio perivitellinico erano significativamente più alti in 24L: trattamenti 0D che mostravano il numero più basso di uova per ciascuna progenie, mentre il volume della vitellina non mostrava differenze significative.
Altre variabili come l’aumento di peso degli allevatori e il fattore condizionale (K) non erano statisticamente differenti.
Inoltre, la lunghezza finale varia in base al fotoperiodo e al sesso.
conclusioni
Questi risultati hanno dimostrato un ruolo chiave per il fotoperiodo sulla riproduzione di Betta splendens. La migliore prestazione riproduttiva si ottiene con i fotoperiodi che si avvicinano meglio a quelli che si verificano in primavera e in estate (16L: 8D e 12L: 12D), in coincidenza con le loro migliori stagioni di riproduzione.
Pertanto possiamo tener conto di queste preziose indicazioni, nelle nostre riproduzioni.