Guida all’alimentazione del Betta parte I
Guida all’alimentazione del betta parte I
Qual’è la migliore alimentazione del Betta? Quante volte mi sono sentito fare questa domanda, centinaia di volte sicuramente. Ovviamente è una delle domande più opportune che una persona che desidera far vivere a lungo il proprio Betta si possa fare. Così in questo articolo voglia cercare di capire insieme come alimentare al meglio il nostro Betta. La prima domanda che dobbiamo farci è cosa mangia un betta in natura? È un carnivoro? Un onnivoro o un fitofago?
Il Betta è sostanzialmente un insettivoro ( quindi carnivoro ) che non disdegna di integrare occasionalmente la propria dieta con alghe e residui vegetali trovati in natura.
Tuttavia va sottolineato che è un INSETTIVORO non un ONNIVORO. Non riconoscere questa differenza potrebbe portarci ad un errore di alimentazione, come è avvenuto per i canidi per diversi decenni.
La consapevolezza di questo ci spingerà quindi a scegliere un alimento per il nostro betta ricco di proteine animali ed una bassa integrazione di alghe e/o simili. Prima di introdurci in un escursus sui vari tipi di alimentazione, analizziamo in breve il fabbisogno in termini di elementi primari dei pesci in generale.
Così scopriamo che nell’alimentazione del betta e dei pesci in genere, hanno bisogno per vivere di:
PROTEINE in ragione del 30/38% adulti e dal 40/50% nei giovani in accrescimento
FIBRE circa il 2 o 3 % dell’alimentazione.
SALI MINERALI macrominerali in abbondanza. Micro minerali tracce.
GRASSI in ragione del 7/8% nei soggetti maturi e 10% nei soggetti in accrescimento
CARBOIDRATI in ragione del 30/40% del cibo somministrato
VITAMINE vedi sotto
Senza dilungarci troppo entriamo nel merito di questi elementi per isolare alcuni rudimentali necessari a farci comprendere come alimentare al meglio i nostri betta.
Proteine
Le proteine sono uno degli elementi essenziali della vita animale e sono apportate nell’organismo tramite l’alimentazione. Queste risultano fondamentali per lo sviluppo muscolare dei pesci, degli anticorpi e di alcuni ormoni. Un apporto scarso produrrà animali piccoli e deboli.
Le fonti naturali di proteine in generale sono: carne, pesce, artemia, chironomus, dafnie, krill. Anche i vegetali possono essere una fonte di proteine come legumi, soia e simili.
Le uova sono una fonte importante di proteine. Contengono tutti e 10 gli aminoacidi essenziali, oltre a una gran quantità di lecitina ed acido linoleico, ed un eccellente fonte di minerali, contenendone fino a 22.
È chiaro che l’apparato digerente, minuscolo ma efficiente di un betta è stato tarato perché estragga questa preziosa sostanza più facilmente dagli animali più tosto che dai vegetali.
Fibre
Le fibre sono composte principalmente da pectina, cellulosa, lignina, emicellulosa, e sono sostanzialmente indigeribili. Vengono ingeriti dai pesci principalmente per la loro funzione meccanica capace di liberare l’intestino da residui alimentari che potrebbero portare delle occlusioni per altro molto temibili nel caso del betta che in acquario, spesso a causa di una sovralimentazione vi incappa. Vengono ingerite tramite foglie secche, alghe, melma e simili.
È chiaro che per il nostro betta è un elemento importante della sua alimentazione ma chiaramente in percentuali ridotte.
Sali minerali
Essenziali per il buon funzionamento dell’organismo dei pesci, non vengono autoprodotti ma devono necessariamente essere ingeriti per mezzo dell’alimentazione. Possiamo dividere questi in macroelementi ( calcio, fosforo, zolfo, magnesio, potassio, cloro, sodio) ed in microelementi ( ferro, iodio, fluoro, selenio, silicio et simili ). Generalmente vengono assorbiti dal nostro organismo dagli alimenti. A mo di esempio: il calcio è presente nella carne , nel pesce. Il potassio è presente in molti vegetali e via dicendo. Gli elementi non utilizzati dall’organismo vengono eliminati tramite le urine e le feci, l’organismo non ha riserve di queste sostanze, quindi andranno sempre introdotte tramite una corretta alimentazione.
Grassi
I grassi svolgono un ruolo essenziale nell’organismo, anche in questo caso non è l’organismo a produrli autonomamente ma devono sempre essere introdotti.
Gli acidi grassi possono essere suddivisi in due categorie gli omega 3 e omega6 . Questi sono essenziali per la crescita, la salute della membrana cellulare, la riproduzione e le funzioni sessuali non che per la produzione di energia. Gli omega3 sono presenti nel grasso e negli oli di pesci e simili ad esempio l’olio di merluzzo, di krill, di salmone. Mentre gli omega 6 sono contenuti in alcuni cibi sempre di origine marina ed alcune verdure e cereali. Come per esempio l’estratto germe di grano e l’olio d’oliva.
Carboidrati
Sono molecole composte da carbonio, idrogeno ed ossigeno, si distinguono in 3 gruppi: monosaccaridi, disaccaridi, polisaccaridi.
I monosaccaridi si trovano principalmente nella frutta e nei vegetali. I Disaccaridi lo si trova nello zucchero di canna, di barbabietola.. I polisaccaridi si trovano nei legumi e nella cellulosa presente nei vegetali.
Il fabbisogno di carboidrati del betta è di circa il 30%. Traggono questa importante fonte soprattutto da amidi e zuccheri ed in piccolissima parte da cellulosa. Una carenza di amidi e di zuccheri, porta a gravi carenze proteiche, alla perdita di sodio, alla disidratazione.
Gli alimenti che hanno un maggior contenuto in carboidrati sono, i fichi secchi, i fiocchi di avena, il frumento intero, il germe di grano, crescione, carote, broccoli, cavolini di Bruxelles, spinaci, frutta fresca come mele, pere, meloni, agrumi, cereali integrali, riso, miglio, segale, avena, frumento integrale, grano, legumi.
Vitamine
Le vitamine hanno un importante funzione nei processi fisiologici dei pesci. Come sul sistema nervoso, nella protezione della pelle, nella crescita rapida e sana degli avannotti. Nella fertilità, metabolismo e pigmentazione.
Le vitamine si dividono in due categorie le liposolubili A,D,E,K, l’assorbimento delle quali è legato al metabolismo dei grassi per cui un eccesso di queste vitamine può risultare tossico se non letale. E Idrosolubili B,C,H.P la cui assunzione avviene attraverso il fegato quindi velocemente eliminabili dall’organismo. In linea generale e con l’eccezione della Vitamina B12, non sono accumulabili e non esercitano effetti tossici.
La vitamina C (acido L-ascorbico) di cui abbiamo già parlato, agisce nell’organismo come antiossidante, è coinvolta nei processi di detossificazione ed è necessaria per la produzione del collagene, delle cartilagini per la formazione e la riparazione delle ossa. In sinergia con la vitamina E mantiene gli antiossidanti intracellulari e interviene nel controllo dei radicali liberi. Il fabbisogno nelle varie specie è compreso trai 100 e i 200 mg/kg di mangime. A dosaggi superiori 1000-2000 mg/kg mangime la vitamina C svolge un ruolo importante nei confronti della resistenza alle infezioni batteriche e virali e agli stress ambientali agendo come immunostimolante. È risaputo che l’arancia è una fonte di vitamina c. alcuni usano inzuppare gli alimenti nel succo d’arancia per soddisfarne il fabbisogno
Vitamina | Fabbisogno pesci
(mg/kg alimento) |
Principali sintomi da carenza | Note | |||
Idrosolubili | ||||||
Vitamina B1 | 10 | anemia,nuoto erratico, lesioni oculari, emorragie cutanee | perdite durante la conservazione dei mangimi | |||
Vitamina B2 | 5-15 | anoressia, crescita lenta, cataratta. Favorisce la protezione della mucosa, | perdite durante la conservazione dei mangimi | |||
Vitamina B6 | 5-15 | nuoto erratico e spirale,
fondamentale per il sistema nervoso |
||||
Vitamina B12 | 0.02 | Anemia,infiammazioni
della vescica natatoria, apatia. |
||||
Vitamina B5 (PP ) | 150 | esoftalmo, emorragie cutanee e pinne, necessaria alla sintesi di alcuni enzimi. | perdite durante la conservazione dei mangimi | |||
Vitamina C | 100 | deformazioni: scoliosi, lordosi, erosione ed emorragie cutanee, difese immunitarie | perdite durante la produzione e la conservazione del mangime, perdite per dilavamento | |||
Vitamina H (Biotina) | 1 | alta mortalità, inappetenza, crescita stentata, crampi. | rare carenze | |||
Acido Folico | 5 | anemia | ||||
Acido Pantotenico | 40 | anoressia, crescita ridotta,
infiammazione branchie, esoftalmo |
||||
Liposolubili | |||
Vitamina A | 2500-5000 | anemia, cataratta, esoftalmia, favorisce la crescita, la vista, la fertilità | eccessi possono determinare l’erosione delle pinne, scoliosi, lordosi |
Vitamina D3 | 1600-2400 | crescita limitata, steatosi
epatica,rachitismo |
|
Vitamina E | 30UI/kg con adeguata suppl.di selenio | distrofia muscolare,
anemia, asciti, mortalità, esoftalmia, steatosi |
|
Vitamina K | 5-10 | anemia, emorragie cutanee
e viscerali, danni al fegato. favorisce la coagulazione del sangue. La sua carenza, nel caso di ferite, rallenta la cicatrizzazione dando modo così a funghi e batteri di insediarsi facilmente.
|
Colina è indispensabile per la digestione dei grassi. La sua carenza causa l’ingrossamento del fegato.
Sintomi da carenze alimentari: Elemento | Sintomi
|
Calcio | anoressia, ridotta efficienza alimentare e limitata crescita |
Fosforo | demineralizzazione ossea, ridotta efficienza alimentare e limitata crescita |
Potassio | ridotta efficienza alimentare e limitata crescita, convulsioni, morte |
Magnesio | anoressia, cataratta, mancata crescita, morte |
Ferro | Anemia |
Manganese | cataratta, mancata crescita, deformazioni scheletriche |
Rame | ridotta crescita, cataratta |
Selenio | ridotta crescita, anemia, distrofia muscolare |
Compreso quanto sopra esposto. Qual è la migliore alimentazione per il Betta? Scopriamolo insieme nella seconda parte di questa guida all’alimentazione del Betta.