Acqua per l’acquario di rubinetto o di osmosi?
Acqua per l’acquario di rubinetto o di osmosi? questo è il problema! e si, quanti di voi che leggete vi siete chiesti cosa è meglio per il vostro Betta splendens o per i vostri pesci.
Per rispondere a questa domanda è necessario dedicare qualche rigo a capire di cosa stiamo parlando.

Acqua non è uguale ad acqua
L’acqua è uno elemento essenziale alla vita di tutti gli esseri viventi sul pianeta terra. Ma è ancora più importante per tutti gli organismi acquatici che vivono immersi in questo elemento che penetra nei loro tessuti, mucose, fino a comporne oltre il 90% della propria composizione corporea.
Viene da sé comprendere che una scelta oculata dell’elemento acqua è fondamentale nell’allevamento di tutti i pesci e quindi anche del nostro Betta splendens.
Perché, parliamo di scelta oculata, l’acqua non è sempre acqua?
Anche se parliamo di acqua per l’acquario, diciamo subito di no. L’acqua, in senso stretto è un composto chimico di formula molecolare H2O composto quindi da 2 atomi di idrogeno ed 1 di ossigeno. Essendo tuttavia un eccellente solvente l’acqua discioglie molte sostante che si mescolano ad essa rendendo l’acqua diversa da luogo a luogo in base alle sostanze che vi sono disciolte.
Per comprendere questo aspetto, basta pensare all’acqua di mare. In quest’acqua, intesa come composto purissimo H2O, risultano disciolti circa 32gr/lt di cloruro di sodio, il famoso sale marino che utilizziamo in cucina.

Tramite un processo di evaporazione, noto da secoli, l’acqua, il suo composto puro, evapora lasciando sul terreno il sale, che noi raccogliamo per farne un uso soprattutto alimentare.
Come il sale nell’acqua di mare, facilmente estraibile, l’acqua in generale quindi anche l’acqua dolce contiene come detto una moltitudine di sostante disciolte al suo interno, spesso insapore ed incolore oltre a importanti microelementi fondamentali alla vita.
Sostanze disciolte nell’acqua
In un’acqua considerata potabile per noi esseri umani, per esempio, risulteranno disciolti: cloro, metalli pesanti, sodio, carbonati, nitriti e nitrati. Tali sostanze se in eccesso risulteranno dannose per l’acqua dell’acquario.
Cloro
Per entrare nel dettaglio, vale la pena ricordare che il cloro è presente in particolar modo nell’acqua di rubinetto, viene utilizzato come disinfettante dagli acquedotti comunali ed è una sostanza facilmente volatile. Quindi, per poterla utilizzare come acqua per l’acquario, basta lasciare l’acqua a decantare in un contenitore aperto perché questo elemento, che potrebbe risultare molto tossico per le mucose dei pesci, si dissolva completamente dall’acqua.
Con il termine improprio di metalli pesanti invece, si identificano un insieme di metalli generalmente tossici. Come per esempio Rame, nichel, cromo, manganese, alluminio, mercurio, arsenico, zinco, boro, ferro, etc. etc.
Questo in minime percentuali non sono considerate tossiche per l’uomo, ma possiamo facilmente comprendere che le stesse percentuali possono risultare molto tossiche per un essere che è letteralmente immerso nell’elemento acqua e notevolmente più piccolo di un uomo, come un Betta splendens.
Sodio
Questo si trova disciolto in acqua sottoforma di cloruro di sodio e di bicarbonato di sodio. Il cloruro di sodio è il sale sodico dell’acido cloridrico ed è il costituente principale del comune sale da cucina. Il Bicarbonato di Sodio (con formula chimica NaHCO3) è in piccole quantità un farmaco che si utilizza per curare molteplici patologie.
Vedremo più avanti come rilevarne le concentrazioni nell’acqua da utilizzare in acquario, non è semplice perché generalmente viene rilevato con un test che rileva tutti i carbonati e i Sali di calcio disciolti in acqua, cioè il test denominato, della durazza totale d°GH. intanto ci basti sapere che non tutti gli organismi acquatici tollerano alte concentrazioni di sodio. Nello specifico, il nostro Betta splendens è uno di questi che mal tollera alte concentrazioni di sodio.
I Carbonati
Sono sali derivati dall’acido carbonico. E generalmente includono i vari carbonati di ammonio, bario, cadmio, calcio, magnesio, etc. etc.
Li rileviamo facilmente in acquario nel loro complesso, tramite dei specifici test, che ci permettono di rilevare la durezza totale dell’acqua (d°GH) come già anticipato.
Nitriti e nitrati
Sono composti dell’azoto, sono utili come fertilizzanti sia in agricoltura che per le piante in acquariologia. Sono presenti come prodotto della decomposizione da parte dei batteri di sostanze inquinanti, come le feci dei pesci, foglie, animali morti, presenti in acqua, cibo non consumato. Le concentrazioni di queste sostanze devono essere molto basse in acquario essendo molto tossiche per i pesci.
“Volendole sintetizzare queste informazioni ad uso acquariologico. Rilevare la concentrazione di queste sostanze disciolte in acqua ci permetterà di stabilire se l’acqua che intendiamo utilizzare è idonea per il mantenimento del nostro Betta splendens.”
I test per l’analisi dell’acqua
A questo punto è importante capire come rilevare la presenza di queste sostanze in acqua?
Oggi grazie a dei test commerciali è abbastanza facile rilevare la presenza di queste sostanze in acquario.
Parlando dei Metalli pesanti ad esempio. Il Rame che è uno dei metalli pesanti più tossici per i pesci in acquario è rilevabile a mezzo di test a reagente specifici per il rame. Anche il Ferro può essere rilevato anch’esso tramite un test specifico, questo nelle giuste quantità risulta utile alle piante. Esistono altri test per la rilevazione di vari metalli. Tuttavia va detto che i metalli pesanti in generale possono essere rimossi dall’acqua con dei biocondizionatori specifici o tramite un processo di osmosi dell’acqua che vedremo più avanti.
Possiamo misurare anche la durezza totale in acquario grazie a dei test specifici tramite un test definito appunto della durezza totale identificato con la sigla chimica GH o d°GH che ci permette di rilevare i Sali di calcio e magnesio disciolti in acqua.
Un altro test definito, della durezza carbonatica KH, ci permette di rilevare i carbonati disciolti in acqua.
Abbiamo parlato del sodio.
Non esiste un test specifico per il sodio ma la conducibilità dell’acqua e il test della durezza carbonatica possono darci utili indizi sulla sua presenza in acqua. Infatti, il sodio è un sale che aumenta la durezza carbonatica che noi rileviamo con il test del KH. Anche il conduttivimetro ci darà un indizio della sua presenza in acqua, in quanto una presenza di 100mg/l di sodio possono far alzare da soli la conducibilità dell’acqua di circa 300 μS/cm.
Test specifici ci permettono anche di rilevare gli inquinanti nell’acqua dell’acquario. Esistono infatti test specifici per il rilievo di nitriti, nitrati, ammonio ed ammoniaca.
Il rilievo di tutti questi valori tramite questi specifici test ci permetterà di individuare una acqua potenzialmente idonea alla vita dei nostri pesci o ad apportarvi eventuali correzioni per renderla adatta.
Il Betta splendens e l’acqua
Prima di far questo è importante dire, come abbiamo già accennato, che il Betta è un pesce che esige acqua definite tenere. Per acque tenere si intende acque con bassissime concentrazioni di sali, sodio e metalli disciolti in acqua. Tali acque generalmente hanno come caratteristica conseguente, un ph acido o leggermente acido.

Partendo dal presupposto che noi stiamo cercando di individuare, quale acqua è idonea per l’allevamento del Betta splendens, la prima cosa che vogliamo conoscere sono proprio questi valori ottimali di quest’acqua. Che sintetizziamo per farla breve in questo specchietto:
Per farla breve i Biotopi del Betta spl. ci permettono di comprendere che i valori ideali dell’acqua sono i seguenti.
PH 6.5/6.8
GH < 10°
KH < 5°
Conducibilità < 100 μS/cm
NO3 0
NO2 0
Basterà adesso rilevare i valori della nostra acqua di rubinetto o della nostra fonte per comprendere che 99 volte su 100 non sono idonee per l’allevamento del nostro Betta.
Come correggere l’acqua
A questo punto ci sono due modi per correggere la nostra acqua. Chimicamente e meccanicamente.
La correzione chimica
avviene per mezzo prodotti di vario tipo come resine e condizionatori che riescono a neutralizzare alcune sostanze o a assorbirle per renderle innocue.
Questa è la soluzione che più spesso, senza entrare nello specifico di questi prodotti, ci viene suggerita nei negozi di acquariologia. Alcuni sostengono che i petshop promuovano questa soluzione per trarne dei guadagni. Personalmente credo che semplicemente non hanno esperienza sufficiente per capire che non è la soluzione migliore. Perché anche il metodo che vedremo tra breve, comunque ha dei costi per l’acquisto di acqua e integratori che servono per correggere l’acqua. Costi che si traducono comunque in un guadagno per i petshop.
La correzione meccanica
La soluzione alternativa di cui parliamo è quella meccanica. Cioè l’acquisto di acqua di osmosi. Quest’acqua viene ottenuta tramite delle membrane definite appunto osmotiche, che ci permettono di scomporre la miscela di quelle sostanza che chiamiamo acqua, grazie ad una membrana che lascia passare al suo interno solo la molecola dell’acqua, quindi H2O pura e semplice.

Quale delle due è la soluzione ottimale per la celta della nostra acqua per l’acquario?
Nessuna delle due e tutte e due. No calma, non è una risposta sibillina. Semplicemente va un attimino argomentata.
Come abbiamo detto, un acqua di rubinetto può essere corretta. Ad esempio esistono come detto, prodotti che neutralizzano i metalli presenti nell’acqua. Il cloro, abbiamo detto, che possiamo eliminarlo per decantazione. Il ph possiamo correggerlo con delle sostanza alcalinizzanti o acidificanti a seconda che vogliamo ottenere un acqua acida , (come nel caso del Betta) o alcalina. Filtrare l’acqua con della torba può anche aiutarci ad ottenere un’acqua più tenera.
Alla fine otterremo un acqua sufficientemente adatta alla vita del nostro Betta.
Per contro l’acqua di osmosi ha il “problema”, se così vogliamo definirlo, contrario. Cioè abbiamo solo acqua purissima, ma il Betta come qualsiasi altro pesce ha bisogno che in acqua ci siano altre sostanze che saranno in piccole quantità assimilati per osmosi dai pesci, come anche saranno in parte assorbiti dalle piante che hanno bisogno per una crescita sana e rigogliosa di sostanze come ferro, nitrati, anche ammonio in minuscole quantità.
Anche in questo caso sarà possibile integrare queste sostanze nell’acqua di osmosi, aggiungendo sali calibrati e pronti presenti in commercio, che renderanno l’acqua perfetta per i nostri pesci e le nostre piante.
Qual è l’acqua migliore per il Betta splendens?
Ed eccoci al quesito finale. La risposta non può essere univoca ed assoluta. Ma l’esperienza diretta nell’allevamento di questi pesci, mi ha spinto a considerare come acqua per l’acquario ideale l’acqua di osmosi.
Intanto perché si introducono meno sostanze in acquario. Correggere un’acqua ricca di sostanze, raccogliendole in resine e sostanze varie è un po’ come avere un’acqua limpida in un secchio che mostra sedimenti sul fondo, basta davvero poco perché l’acqua si saturi nuovamente delle sostanze “catturate” in resine e condizionatori vari.
Un’acqua di osmosi è come un foglio di carta bianca che abbiamo la libertà di riscrivere completamente a nostro piacimento.
una soluzione alternativa
Trovo una soluzione molto valida adottare un’acqua per l’acquario composta da una miscela di acqua di rubinetto ed acqua di osmosi. Le percentuali di questa miscela saranno fortemente legate ad i valori che intendiamo raggiungere ed i valori dell’acqua di rubinetto.
Per capirci se l’acqua di rubinetto ha una durezza totale pari a 50° e io voglio raggiungere una durezza di circa 10° inserirò 1 litro di acqua di rubinetto ogni 5 litri di acqua di osmosi. Pari quindi al 20% del totale. E così via in base ai valori inziali.
Personalmente non inserisco mai oltre il 25% di acqua di rubinetto, se è necessario correggerò i valori integrando con le sostanze necessarie.
Dicevamo prima, una scelta dettata dall’esperienza. Si perché l’esperienza mi ha mostrato come i Betta allevati in un’acqua di osmosi corretta con questo taglio del 20/25% o addirittura con la sola integrazione, vivano più a lungo e meglio degli stessi pesci allevati in acqua di rubinetto corretta o tagliata in percentuali molto più alte.
Ho personalmente riscontrato nell’utilizzo di acqua di rubinetto una maggiore tendenza alle malattie in genere ed in particolare a quelle che interessano la pelle e mucose.
Ricordo prima di concludere, che, qualsiasi sia la nostra scelta in merito all’acqua per il nostro acquario tra acqua di rubinetto e di osmosi. Le integrazioni di acqua è sempre bene farli con acqua di osmosi, perchè, come è noto, evapora solo l’acqua intesa come composto chimico puro tra idrogeno ed ossigeno mentre tutte le altre sostanze restano in acqua.
Pertanto la mia risposta definitiva è l’acqua di osmosi, l’accendo e ve la trasmetto, sicuro che farete buon uso di queste informazioni.