Macropodus opercularis
Cari amici di AMBI.
Voglio raccontare la mia esperienza nella riproduzione di un pesce per me bellissimo, il Macropodus opercularis, conosciuto comunemente con il nome di pesce Paradiso. Premesso che sono un appassionato, anzi per la precisione innamorato, di Betta splendens di cui allevo la superba varietà denominata Halfmoon da anni, ho voluto questa volta mettermi alla prova con un altro Anabantide e cercando un po’ in giro sono stato affascinato dal Macropodus opercularis. Avendo la casa invasa da vasche e vaschette, ho voluto adibirne una della capacità al netto degli accessori di 7 litri, per il mantenimento di un maschio Macropodus o.
Inizialmente non ero convinto di volerli riprodurre quindi mi sono concentrato nel creare un habitat il più naturale possibile. Ovviamente ho quindi prestato una certa cura alla fase di allestimento della vaschetta, così dopo essermi documentato ho deciso di introdurre in vasca molta Lemna minor ed una foresta di Egeria densa, come fondo ho utilizzato del ghiaino. Da quanto ho potuto leggere è un pesce che vive benissimo a temperature basse, la bibliografia più accreditata suggerisce una temperatura anche di 12°, tuttavia sono stati documentati casi di Macropodus allevati in laghetti allestiti all’esterno dove la temperatura raggiunge anche gli 8°. Pertanto non ho inserito in vasca nessun riscaldatore in quanto la temperatura dell’acqua comunque si attestava sui 19/20°, vista la loro natura anabantidea non ho dotato la vaschetta di nessun filtro ne ossigenatore. A questo punto ho introdotto un maschio che ho subito battezzato Nino.
Notai che nonostante la temperatura era più bassa di quella necessaria per l’accoppiamento, documentata intorno ai 28°, il “Nino” si dedicava con insistenza alla realizzazione del nido, ho deciso a questo punto di immettere in vasca una femmina per tentare l’accoppiamento ed ho una volta introdotta la femmina, iniziato ad alimentarli a chironomus ogni tanto ho integrato con cuore di bue ed aglio, dopo una settimana circa, era in scena lo spettacolo fantastico del corteggiamento, la livrea del maschio si era scurita quella della femmina si era accesa, ed il maschio danzava scuotendo il corpo con forza di fronte alla femmina con le pinne divaricate e la coda aperta a ventaglio, potete capire che monitorai la vasca con costanza per diversi giorno fin quando una mattina ho visto, con mia immensa gioia, che nell’acquario c’erano dei nuovi arrivati. Appena li ho visti, ho subito d’esperienza tolto i genitori, anche se riflettendoci bene ho visto che convivevano con i piccoli serenamente. Oggo i piccoli stanno bene e crescono in salute.
E’ stata per me un’esperienza indescrivibile e sono rimasto sorpreso devo dire perché rapportavo tutto con la riproduzione dei betta, ho avuto modo di documentare personalmente una fase di corteggiamento e riproduzione particolarmente bella ed imponente vista anche la taglia e comunque meno cruenta di quella dei Betta dove a riproduzione finita i Betta in accoppiamento sono sempre in pessime condizioni, soprattutto a proposito delle pinne, invece i Macropodus erano integri alla fine della loro fase riproduttiva.
Concludo consigliando davvero a tutti di provare a cimentarsi con questo affascinante pesce, ma soprattutto ai neofiti, vista la particolare facilità d’allevamento del Macropodus Opercularis.
Giuseppe Condello
Titolare dell’allevamento Halfmoon
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