Miti e leggende sul Betta Splendens
La grande popolarità del Betta splendens, i suoi colori, la sua marcata personalità, ha prodotto nel tempo una serie di miti e leggende intorno alla sua immagine. Miti accentuati anche dal proliferare su internet di informazioni incontrollate ( paradiso dei tuttologi !), che spesso mettono in pericolo la vita oltre che la dignità di questo piccolo pesce.
Con questo articolo vogliamo individuare queste leggende questi luoghi comuni, che non solo affliggono il betta splendens. Ma spingono molte volte chi si avvicina a questi splendidi pesci ad allontanarsi da questi ancor più pieni di false convinzioni su di esso. Così da sfatarle e aiutare tutti i neofiti del betta splendens ad avvicinarsi correttamente al suo allevamento e cura.
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Il betta vive bene in piccole bocce.
Questa credenza è alimentata, da una serie di mezze verità. Ad esempio a sostegno di questa tesi si legge spesso:” il betta in natura vive in piccole pozze d’acqua “. Oppure, il negoziante ha detto, o il negoziante lo manteneva, in un piccolo bicchiere d’acqua, quindi se io gli do una boccia con due litri abbondanti di acqua andrà benissimo.
Il Betta in natura vive in piccole pozze d’acqua
è vero, il betta nella stagione delle secche arriva fino a sopravvivere schiacciato tra due foglie umide, o un cucchiaio di fanghiglia ed acqua. Ma non vive !! leggete bene, SOPRAVVIVE !, in attesa del ritorno dei monsoni e della stagione delle piogge che lo libererà da quella piccola prigione restituendolo ai tipici acquitrini e pozze ai margini della foresta Asiatica e delle risaie. I monsoni liberano il betta in natura, ma chi lo libererà da questa nefasta credenza popolare?
“betta sullo scaffare di un negozio come fossero oggetti qualsiasi”
Viveva in un bicchiere, vivrà meglio in una boccia
Ma anche no! Benché non condivido la malsana abitudine di negozianti di tenere i betta in piccoli bicchieri o contenitori di vetro al fine della vendita. E un abitudine che si limita al breve periodo del trasporto e della vendita, non a tutta la sua vita. Il betta è un robusto pesce che sopporta bene a causa della sua genesi, eventi stressanti come questi. Ma non è li che deve vivere. Un uomo può vivere stipato su una sedia di un aereo per un lungo viaggio di 72 ore, ma non potrà certo viverci tutta la vita.
” un esempio di pubblicità ingannevole”
Quindi, se siete tornati a casa con una boccia di vetro o un piccolo contenitore di plastica in cui tenere un piccolo coloratissimo bette, non è il luogo ideale dove farlo vivere, al di là di ciò che vi ha detto un negoziante fazioso o visto pubblicizzato sul packing una cinica azienda alla ricerca di profitti.
Questo non significa che dovete rinunciare a tenere questo piccolo esserino con voi. Non vi chiederà comunque molto spazio, un piccolo acquario di 30 lt sarà per lui una comoda residenza da cui guardare il mondo intorno a lui. E se vi lamentate che non trovate che non trovate un piccolo spazio di 30×30 in un angolino della vostra casa allora forse dovete davvero ripensarci e rinunciare. I betta sono esseri viventi non sopramobili.
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Il Betta è adatto per i bambini
Questa convinzione è legata in particolar modo alla sua robustezza e se vogliamo anche al suo costo contenuto. Mettere in una boccia un pesciolino che non si lamenterà mentre muore lentamente mentre i bambini battono sul vetro e buttano al suo interno di tutto non è esattamente educativo e probabilmente sarebbe da considerare a tutti gli effetti un maltrattamento di un animale.
” a me sembra che stia chiedendo aiuto…”
Certo ancora una volta siamo d’avanti ad una mezza verità. Perché se affrontato correttamente, l’arrivo di un betta a casa dove ci stanno dei bambini può diventare se fatto nel modo giusto davvero educativo. Ma deve essere fatto nel modo giusto, come essere vivente il betta ha diritto ed ha bisogno dei suoi spazi e di un ambiente idoneo ad una sopravvivenza dignitosa.
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Betta non hanno bisogno di un riscaldatore.
Le mezze verità che ti ammazzano. Si perché se in casa vostra o nel vostro ufficio, le temperature non scendono mai sotto i 23°C allora si possiamo considerarla una verità. Ma è anche vero che se di giorno in ufficio avete una temperatura confortevole di 23°C quando andate via spegnerete tutto e la notte queste potrebbero scendere di diversi gradi questo nella migliore delle ipotesi porterà dello stress al vostro betta che potrebbe sfociare in qualche tempo in una malattia. In una vasca da 30 lt sarà sufficiente inserire un termo riscaldatore da 25 wt per garantire con una minima spesa ed un bassissimo costo di gestione la temperatura ideale del betta che oscilla tra i 23°C e i 28°C.
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Il Betta può vivere in un ecosistema chiuso.
No, ma davvero ne vogliamo parlare? Per fortuna non è molto popolare in Europa ne tantomeno in Italia, ma si vedono su internet dei contenitori in vetro con delle piante, spesso piccolissimi ( ma ne abbiamo già parlato di questo) sigillati , si avete letto bene sigillati, con al suo interno delle piante acquatiche. Secondo la teoria bislacca dei suoi ideatori i betta, dovrebbero nutrirsi dei materiali in decomposizione delle piante, mentre le piante si nutriranno dei rifiuti organici del betta, GENI !, no davvero ancora un’altra mezza verità che uccide!
Il betta si nutre principalmente di insetti che non possono accedere in un ambiente sigillato, non sarà possibile cambiare acqua, ne riscaldarla, davvero questa più che una leggenda a me puzza di bufala.
5. Il Betta maschio deve vivere con due femmine, ” altrimenti la stressa”
Questa è la più bella di tutti, leggo in continuazione pseudo esperti che consigliano l’inserimento della seconda femmina con un maschio, perchè a loro dire, aiuterebbe l’altra femmina a sopportare le avance troppo insistenti ed aggressive tipiche del maschio, IDEA GENIALE, meriterebbe il premio pulizetr quel geniaccio che ha pensato questa cosa, se non fosse che ha dimenticato di riflettere, uno, sul come questo stressi il maschio in continuo inseguimento di una delle due femmine, due, come questo sia pericoloso se le due femmine dovessero decidere di averne abbastanza dell’insistenza del maschio.
Nel caso per nulla remoto, che le due femmine attaccassero, in particolare nelle varietà a pinne lunghe, che sono belle ma limitanti, il maschio ne avrà la peggio. Mi è capitato di trovare maschi completamente privati delle pinne a causa dell’attacco di una sola femmina. Anche questo mito è basato su una mezza verità, o meglio su una verità distorta.
L’articolo che riportava questa possibilità, faceva riferimento alla varietà wild del Betta splendens e non a quella selezionata a pinne lunghe. Ricordiamo che benché abbiano dei progenitori comuni, il wild prima di diventare il Betta che noi conosciamo è stato incrociato con altri Betta più aggressivi, proprio per accentuarne l’aggressività, questa loro caratteristica, si manifesta ancora nelle nostre moderne selezioni e quando succede son guai per tutti.
Inoltre, come detto, i maschi con le pinne lunghe non hanno l’agilità di schivare la femmina in caso di scaramucce e ne esce quasi sempre danneggiato. Non ultimo la questione layout, una vasca per i wild è spsso con acqua ambrata con molti nascondigli e anche lunga circa 1 metro, mentre scienziati che oggi cadono in questo mito, mettono due femmine con un maschio in vasche piccole, con poche piante e con acqua cristallina, devo aggiungere altro?
“basta antropomorfizzare!”
e poi diciamocela tutta, basta con questo antropomorfizzare ! il Betta non è come noi maschietti che ci piace avere la femminuccia a canto per coccolarla e non solo… somiglia più a un incrocio tra un gallo, che non vuole altri maschi ne paraggi ed è disposto a combattere fino alla morte per scacciarlo e ad una vedova nera, il famoso ragno che si magna il compagno. Il Betta è, come dico spesso, un adorabile, burbero solitario. non ama la compagnia delle femmine. la storia degli harem fa parte delle mezze verità che richiederebbero un altro articolo per essere raccontate.
Speriamo di aver chiuso l’argomento bufale con questo, ma temo davvero di no. Se avete in mente altre dicerie che aleggiano intorno al Betta, portatele a nostra conoscenza sulle nostre pagine, nel gruppo, saremo felici di parlarne su questa pagina integrandole in questo articolo.